Link all'articolo originale: http://www.benessere.com/remise/arg00/metodo_feldenkrais.htm
IL METODO FELDENKRAIS
|
A cura di Andrea Carlucci |
Il cosiddetto “Metodo Feldenkrais” viene talvolta considerato impropriamente una forma di ginnastica dolce o una tecnica di rilassamento.
Si tratta, invece, di un particolare processo di apprendimento individuale basato su una stretta integrazione tra movimenti, sensazioni, sentimenti e pensiero che ha come fine il funzionamento efficiente del corpo umano.
A partire dalla consapevolezza del proprio corpo, dei suoi limiti, delle sue potenzialità, delle sue azioni e reazioni, il Metodo Feldenkrais, consente di individuare, ridurre o evitare dolori, malesseri psicofisici, riduzioni posturali o funzionali e a ristabilire un tono muscolare equilibrato in tutto il corpo.
Oltre a ciò, tale metodo è particolarmente apprezzato nel mondo dello spettacolo e dello sport poiché porta ad incrementare la precisione, la forza, la resistenza e la coordinazione motoria che alla base di ogni prestazione di qualità, atletica o artistica.
Alcuni studi svolti con danzatori hanno confermato l’influenza positiva di questo approccio con conseguente miglioramento della tecnica, dell’apprendimento e della percezione, dell’immagine del corpo e della qualità della rappresentazione. Molti usano quindi le lezioni Feldenkrais come riscaldamento prima dello spettacolo.
Nello sport l’applicazione di questo metodo ha dato grandi risultati nella corsa, nello sci, nel golf, nel tennis e nelle arti marziali.
Si tratta di un lavoro raffinato di presa di coscienza delle sensazioni provenienti dal proprio corpo e dall’osservazione non del movimento in sé, ma di “come” il movimento viene eseguito con la richiesta sottesa, quindi, di “imparare ad imparare” ed imparare è certamente diverso dal fare!
Migliorando la consapevolezza di sé si arriva ad aumentare la maturazione del sistema nervoso e quindi si giunge ad apprendere delle sequenze di movimenti in maniera più efficace di quanto siano lo sforzo e la forza di volontà secondo il principio del minimo dispendio di energia per il massimo d’efficacia.
Si acquisiscono via via nuovi schemi di azione che portano a movimenti consapevoli risultanti dall’azione congiunta tra mente e corpo. Ciascuno giunge così a fare le cose che sa fare in modi diversi e nello stesso tempo può liberare se stesso da comportamenti stereotipati e da movimenti abituali eseguiti meccanicamente, spesso causa di blocchi e di irrigidimenti.
È stata questa l’idea innovativa di Moshe Feldenkrais (1904-1984) ingegnere e fisico israeliano di origine russa che dopo aver svolto particolarissimi studi sull’anatomia, sulla psicologia e neurofisiologia umana e soprattutto infantile, mise a punto sequenze di movimenti ed esercizi che divennero veri e propri processi di apprendimento per il funzionamento ottimale del corpo.
In particolare furono importanti gli studi che egli fece intorno ai processi di Apprendimento Infantile, allo Sviluppo Motorio del bambino e dello struttura-funzione del corpo e del cervello poiché proprio attraverso quei movimenti che simulano l’apprendimento naturale dei bambini, si può esplorare in maniera accurata il sistema muscolare nella sua integrità, stimolando in particolar modo il funzionamento dei muscoli che non vengono mai sollecitati.

Principi di riferimento del Metodo Feldenkrais:
- Durante una lezione, all’inizio la persona è supina e le si chiede di imparare ad ascoltarsi, ad esaminare il contatto del proprio corpo con il pavimento e il livello di tensione e/o di rilassamento dei propri muscoli.
- Si invita a svolgere ogni esplorazione e movimento con lentezza di esecuzione per poter scoprire l’energia superflua parassita e permettere la sua parziale eliminazione.
- L’apprendimento deve essere gradevole e facile.
- È necessaria fin da subito la riduzione graduale dello sforzo inutile per aumentare la sensibilità cinestesica, senza la quale la persona non può autoregolarsi.
- Occorre prima pensare al movimento migliore piuttosto che a quello giusto, perché il “meglio” può essere migliorato, il giusto rimane per sempre il limite.
- Di solito i movimenti preliminari non evocano l’atto finale, così ognuno si sente a proprio agio senza sentirsi costretto ad ottenere dei risultati. Spostando l’attenzione sui mezzi di conseguimento invece che sul bisogno di riuscire si facilita, si velocizza e si semplifica il processo di apprendimento.
- È importante non avere alcuna “intenzione” di essere corretti, perché gli errori non possono essere evitati quando si sta apprendendo.
- Ogni movimento deve essere fatto facilmente; il limite dell’ampiezza deve essere il punto in cui si avverte una leggera tensione o sforzo.
- Per apprendere e cambiare è necessario divertirsi, quindi quando ci si sente stanchi è tempo di fermarsi.
- Ogni tanto è possibile lavorare solo mentalmente, immaginando i movimenti della lezione appresa senza eseguirli; ciò induce un notevole cambiamento nei muscoli e nelle articolazioni impegnate.


Un corso di Feldenkrais, prevede due forme: una individuale ed una di gruppo.
L’insegnamento individuale: l’Integrazione funzionale:
Vede coinvolti l’insegnante e la persona da trattare. Nell’integrazione funzionale si comunica attraverso il tatto. L’insegnante non è passivo ma sente che cosa è necessario per l’apprendimento dello studente e attraverso il doppio anello del feed-back studente-insegnante, si sperimentano nuovi pattern di possibilità. Questo tipo di comunicazione richiede sincronia e un attivo collegamento dei processi motori e sensoriali di entrambi i protagonisti.
Questa tecnica è efficace perché la persona che vi ricorre, che può aver subito interventi chirurgici, amputazioni di arti, o che soffre di paralisi cerebrale, non è in grado di aiutarsi; la persona si allontana man mano da quanto accade nel mondo esterno ed è completamente assorbita dai propri cambiamenti interni.
Viene utilizzata anche da artisti, atleti e da chiunque desideri un miglioramento più rapido.
Lezioni di Gruppo:
Il corso consiste, in genere, in lezioni settimanali o bisettimanali della durata di circa 60 minuti.
Il momento migliore per fare queste lezioni è la sera prima di addormentarsi, o almeno un’ora dopo la cena. Sarebbe meglio andare a letto appena terminato, perché calando la tensione mentale e muscolare il sonno sarà migliore. Al mattino appena alzati è auspicabile riprendere e ricordare le sensazioni provate la sera durante la lezione e ripetere alcuni movimenti che si ricordano .
Il luogo più adatto per lavorare è un area del pavimento coperta da un tappeto o da una stuoia.
È meglio indossare pochi indumenti che devono essere comodi e non ostacolare i movimenti o la respirazione.
Le lezioni vengono indirizzate sull’approfondimento, pratico, di una funzione motoria specifica: alzarsi, sedersi, girarsi, afferrare qualcosa, respirare, camminare. L’insegnante trasmette verbalmente come eseguire determinati movimenti, ma mai dimostra egli stesso come svolgerlo.
In questa maniera lo studente deve giudicare e decidere in base alla propria personale esperienza quale modo di muoversi sia migliore per lui, e tale processo conduce a migliorare la funzione motoria attraverso movimenti piacevoli e inusuali, volti a raggiungere la consapevolezza della relazione tra corpo e mente e della sua armonia.
“Se sei consapevole di ciò che fai puoi fare quel che vuoi”.
(Moshe Feldenkrais)
Link all'articolo originale: http://www.feldenkraismovimento.it/it/metodo-feldenkrais/10-buoni-motivi-per-praticare-feldenkrais.html
10 buoni motivi per praticare il Feldenkrais
ALLENA IL CORPO E LA MENTE
Un vero e proprio metodo di educazione somatica. Permette di migliorare contemporaneamente le funzioni del corpo e del cervello: allenando la memoria e sviluppando l'intelligenza, da un lato, dall’altro alleviando le tensioni e i dolori muscolari-scheletrici. Un metodo che ti insegna a funzionare meglio nei gesti della vita quotidiana.
STIMOLA IL CERVELLO E RENDE PIU’ AGILI, SCATTANTI E GIOVANILI
Attraverso il corpo inviamo nuove informazioni al cervello. Creando nuove connessioni neurali, ti liberi da abitudini e gesti ripetitivi ed automatici. Ti permette di imparare a vedere le questioni da un altro punto di vista. Migliorando la capacità funzionale e l'autonomia, ti fa sentire più vivo e più giovane.
MANTIENE IL CERVELLO VIVO E STIMOLA LA CURIOSITA’
Ogni lezione insegna qualcosa di nuovo attraverso combinazioni di movimento inaspettati! Non si ripetono meccanicamente né esercizi, né posture e tantomeno movimenti già noti che spesso portano alla noia e quindi all’abbandono dell’attività. Mantenendo il cervello attivo e risvegliando la curiosità, viene stimolata la sorpresa e la meraviglia. Un’esperienza che non ti annoia, anzi: ti stimola a conoscerti in modo inaspettato e positivo.
SOSTITUISCE LO SFORZO CON L' INTELLIGENZA
Aumenti la tua forza migliorando la qualità dell'organizzazione di tutto il sistema neuro-muscolo-scheletrico. E non perché vi è una maggiore massa muscolare o perchè ti sei "allenato di più". La forza migliora perchè si spende meno energia nello sforzo, eliminando il superfluo.
SVILUPPA LA CAPACITA’ DI SENTIRE, PERCEPIRE, PENSARE, MUOVERSI
Rivoluzionando il nostro approccio verso il mondo e noi stessi, il Metodo Feldenkrais sviluppa la capacità di percepire, sentire, pensare e muoversi. Connette con la vita, gli altri, la terra, la forza di gravità. Ti rende più sensibile, empatico, flessibile, adattabile e creativo.
COLTIVA LA CONSAPEVOLEZZA, L’ESSERE PRESENTE A SE STESSI
Ogni incontro non distrae con video, musica ad alto volume e movimenti bruschi e non ti invita a evadere, a smettere di pensare o a disconnetterti dal presente. Al contrario ti porta al momento stesso, ti aiuta a conoscerti di più e a connetterti con la parte più profonda del tuo intero sé. Rientri nel qui e ora.
FOCALIZZA SULLA QUALITÀ, NON SULLA QUANTITÀ.
Migliora la qualità e l'efficacia di tutte le tue funzioni fisiche e mentali. Imparando a organizzarti meglio, piuttosto che continuare a sforzarti di più, potenzierai l’agilità dei tuoi movimenti, e del loro controllo, in modo naturale e spontaneo. Non ti si chiede nessun impegno per andare oltre, per stirare i muscoli, resistere più a lungo nella posizione o ottenere un migliore risultato. I tuoi muscoli si rinforzano perché li usi con intelligenza e organizzazione funzionale, senza sprechi in sforzi inutili e dannosi.
INSEGNA A RALLENTARE: NON CI SONO METE DA RAGGIUNGERE CON STRESS E FATICA
Invita alla lentezza, ad abbassare il rumore di fondo del sistema nervoso, al silenzio, alla qualità del riposo, alla contemplazione di quello che succede all'interno del movimento che si sta eseguendo. Ti incoraggia a trovare un ritmo più lento per meglio affrontare i vertiginosi ritmi sociali, recuperando il tuo ritmo vitale.
INVITA A GODERE DEL PROCESSO DI ESPLORAZIONE DEL MOVIMENTO PER MIGLIORARE SE STESSI SENZA COMPETERE CON MODELLI IDEALI
Non devi raggiungere obiettivi se non con te stesso. Il metodo non ti incoraggia a lottare, a soffrire "un po' di più" per ottenere il giusto tono, l' elasticità necessaria o il corpo idealizzato. Ogni persona è focalizzata sul miglioramento della qualità del proprio processo: da solo confronti ogni movimento alla ricerca di quello più facile, più divertente ed esteticamente soddisfacente. Impari ad imparare attraverso la tua esperienza, senza un modello "ideale" da imitare. Ti prepara per migliorare, non per competere attraverso sforzi inutili.
INTEGRA E UNISCE ANZICHÈ SEPARARE
Crea occasioni di collaborazione funzionale dell'intero scheletro e di ogni muscolo con tutti i sensi. Ridona a ogni muscolo ed ogni osso la propria funzione ottimale. Non allena i muscoli separatamente (addominali, bicipiti, quadricipiti) e non dissocia le parti del corpo (ginocchia, fianchi, schiena, collo). Integra, collega e unisce ciascuna delle parti che compongono il movimento del tuo corpo, migliorando in tal modo, il tuo ruolo e l'azione nel mondo.
Mara Fusero, trainer Feldenkrais, illustra che cos'è il Metodo Feldenkrais. Maggiori informazioni su www.feldenkraismovimento.it
Se hai un solo modo di fare una cosa sei uno schiavo, se ne hai due sei un interruttore, se ne hai tre (almeno), sei un essere umano libero. (Moshe Feldenkrais)
Feldenkrais - Istruzioni per l'uso #1
Feldenkrais - Istruzioni per l'uso #2
Feldenkrais - Istruzioni per l'uso #3
Link all'articolo originale: http://www.feldenkrais.it/1/storia_4131382.html
La storia
Nato nel 1904 a Slavuta (oggi in Ucraina), Moshe Feldenkrais a tredici anni lascia la casa paterna per trasferirsi da solo in Palestina, dove lavora come pioniere costruendo strade e case. Qui impara le arti marziali di autodifesa. Ripresi gli studi in età adulta, nel 1928 è a Parigi, dove si laurea in ingegneria meccanica ed elettrica. Consegue un dottorato in fisica alla Sorbona e collabora come ricercatore con Frédéric Joliot-Curie, premio Nobel per la chimica. Entrato in contatto con Jigoro Kano, fondatore del Judo, consegue la cintura nera di Judo e fonda il primo club di Judo in Francia. All’invasione tedesca di Parigi nel 1940 si rifugia in Inghilterra, dove lavora per il Ministero della marina britannica. Alla fine della guerra torna in Israele. Qui diventa il primo direttore del Dipartimento elettronico dell'esercito israeliano. Le sue conoscenze scientifiche, la sua formazione nelle arti marziali e un incidente al ginocchio, che gli crea gravi difficoltà, lo portano a elaborare un metodo pratico di lavoro sul corpo. Nel 1949, lo espone in modo organico in un libro rivoluzionario, “Il corpo e il comportamento maturo”. I suoi punti di vista sull’ansia, sulla depressione, sull’importanza della diramazione vestibolare dell’ottavo nervo cranico sono, oggi, universalmente riconosciuti e accettati. Dopo anni di lavoro pratico su migliaia di persone, si dedica all’insegnamento del suo metodo in Europa, negli Stati Uniti e in Israele. Tra i suoi allievi: David Ben Gurion, Margaret Mead, Peter Brook, Yehudi Menuhin, Leonard Bernstein, Moshe Dayan. Muore in Israele nel 1984.
MOSHE PARLA DI SE STESSO SULLE ARTI MARZIALI
L’intervista è stata realizzata a cura di Dennis Leri, con la presenza di Charles Alston, Mia Segal, Robert Volberg, Frank Wildman, Anna Johnson e Jerrv Karzen durante il corso di formazione tenuto da Moshe Feldenkrais nel 1977 a San Francisco.
È pubblicata nel volume: Moshe Feldenkrais, Articoli e interviste, a cura dell’AIIMF - Associazione Italiana Insegnanti del Metodo Feldenkrais.
Dennis Leri e al.: Che ruolo hanno avuto le arti marziali nella tua vita?
Moshe: Potrei scrivere un libro e venderlo come si vendono cioccolatini. E’ così interessante! Se la vuoi sapere in breve, è andata così. Tu sai che quando sono andato in Israele ero molto giovane. In realtà, non era esattamente Israele, era la Palestina. C’era un mandato britannico e gli Inglesi, essendo dei profondi conoscitori della politica, erano soliti mettere in pratica quella tal regola inventata dai Romani che dice: dividere e conquistare (divide et impera; n.d.r.). Ciò significa che se volete occupare un posto senza dovervi mantenere un milione di soldati, tutto quello che avete da fare, voi Inglesi, è dire al Sig. X che il Sig. Y vi ha detto qualcosa, oppure: dite una cosa al Sig. X, e tutt’altro al Sig. Y. Vedrete che, in cinque settimane, si faranno a pezzi gli uni con gli altri, per poi continuare a farlo per sempre. E tutto ciò che dovete fare è dire: "Voi Sig. X, avete ragione", "No, voi, Sig. Y, avete ragione", "No, voi, Sig. X, avete ragione" (ride), e per 25 anni potete governare senza alcuna spesa, ma con un gran spargimento di sangue. Sangue di chi? Delle persone che si ammazzano a vicenda. Hanno fatto la stessa cosa in India. Fanno lo stesso in qualunque luogo della terra. Tutti gli altri popoli si comportano nella stessa maniera, non è una peculiarità degli Inglesi... Tutti coloro che dominano altri popoli, lo fanno. Non c’è altro modo. Questa è l’esperienza del mondo. Il mandato britannico in Israele era dunque così....[continua....]



